American Staffordshire Terrier: (3) miti e leggende metropolitane su “terrier di tipo bull” - parte 3

(Mito 8): L’American Staffordshire Terrier ed  i cani terrier di tipo bull o molossoidi,  per natura…
Sono aggressivi con i bambini .


Falso!
Spesso è vero proprio il contrario: soprattutto le femmine tendono a proteggere molto i bambini della famiglia e a essere molto tolleranti con loro. Ciò nonostante, come nel caso di rapporto con qualsiasi cane, ai bambini va insegnato a rispettare l’animale! Regole semplici ma fondamentali:
 -non mettersi dentro la sua cuccia (è casa sua, solo sua),
-non andargli intorno, soprattutto vicino alla ciotola, mentre mangia (la maggioranza dei soggetti magari tollera, -ma non va fatto da un bambino),
-non tirargli le orecchie o montargli sul collo,
-non fargli dispetti, maltrattarlo o essere aggressivi con lui.
In altre parole “Rispetta per essere rispettato”.  Ovvio! direte… non per tutti purtroppo!
Alcuni hanno infatti  il concetto che, perché è un cane, deve sopportare tutto.. sbagliatissimo!! Lo dimostra il fatto che siano poi proprio queste persone a trovarsi spesso nei problemi! (indipendentemente dalla razza del cane).


(Mito 9): L’American Staffordshire Terrier ed  i cani terrier di tipo bull o molossoidi,  per natura…
Sono poco intelligenti, ignoranti o “testoni”
Falso!
E’ vero proprio il contrario! Sì perché per accettare la guida, la lidership di un altro individuo il cane deve  riconoscere uno, come superiore, come capace di gestire meglio la situazione. Di qui che sia molto più semplice dirigere un individuo poco intelligente, con scarse capacità o addirittura limitato, piuttosto che un cane come l’Amstaff, che non solo è molto intelligente, ma anche estremamente reattivo.


(Mito 10): L’American Staffordshire Terrier ed  i cani terrier di tipo bull o molossoidi, 
Vanno portati da un addestratore, ma non prima dei 6,7 mesi di età .
Falso!
Per 2 motivi:
Amstaff a 7 mesi..dopo 3 mesi e mezzo di corso circa..
(Primo) il cane non “va portato da un addestratore”. Non è un computer da programmare, lo si porta, lo aggiustano e ce lo ridanno che ubbidisce…non esiste questa cosa.
Quello che si invece è utilissimo e considero che minimo una volta tutti i possessori di cani dovrebbero fare, è un “corso di educazione di base”(almeno), in cui il padrone venga istruito sulle nozioni  basilari di comunicazione con il cane. Questo gli permetterà di capirne le reazioni, gli stati d’animo e come conseguenza  avere quella comunicazione che gli permetta di CAPIRE ed ESSERE CAPITO.
(Secondo) Per il cane il periodo ideale per l’apprendimento, ovvero quello in cui per lui è più facile apprendere e ritenere le informazioni, è da zero a 6 mesi! Perché sprecarlo e poi trovarsi non ad EDUCARE il cucciolo, ma a RIEDUCARE il cucciolone?
Non si tratterebbe più solo di educare, ma di estinguere comportamenti indesiderati e insegnarne di  nuovi … non mi pare abbia molto senso. Quello che si è vero , è che in tenera età avrà più difficoltà a mantenere la concentrazione per lunghi periodi e quindi le sessioni di lavoro dovranno essere brevi. (*questo argomento avremo modo di approfondirlo più avanti).